giovedì 16 luglio 2015

Nelle mani di Facebook


Una parte della nostra vita è nelle mani di Facebook. Non che questa sia una gran scoperta, ma per chi è nato prima, molto prima, di Facebook, è strano fare i conti con un sistema umanoide che controlla i messaggi (45 miliardi al giorno), ricorda i compleanni, ripropone quello che si è scritto o fotografato anni fa, seleziona le notizie che più ci interessano. Un grande casellario sociale tarato sulle nostre passioni, uno spazio virtuale “intimo e personalizzato”, così lo definiscono i guru del social media marketing. Un cimitero in crescita: “in caso di decesso, amici e parenti possono rendere commemorativo il profilo e l’espressione ‘in ricordo’ è visualizzata accanto al nome”. Un territorio per filosofi: una parte della nostra anima, che è anche memoria, per caso ha cambiato indirizzo?

martedì 14 luglio 2015

Laboratorio nomade di scrittura

Comincerei con un gioco. Scegliete un testo, da un giornale, da un blog, da un libro. Diciamo cinque righe. Poi concentratevi sulle parole e cominciate a togliere un aggettivo, a cambiare un sostantivo, a modificare la punteggiatura. Sperimentate. Riscrivete iniziando dall’ultima frase, riassumete le cinque righe con quattro parole, poi con tre, due, una. E ricominciate. Riscrivete con stili diversi: poetico, ironico, giornalistico...e poi confrontate le diverse versioni con l’originale.
Scoprirete la cosa più importante: scrivere è scegliere delle parole invece di altre, è interrogarsi sulla loro capacità di rinviare a esperienze, immagini, associazioni.
Guerra o dissidio? Roma o la Capitale? Trolley o valigia? Poesia o componimento in versi? Odissea o viaggio travagliato? Vento o venti?  Incipit, inizio, partenza, start up, principio, avvio... Da dove cominciare?
A) Da un buon libro: Bouvard e Pecuchet di Flaubert, Il Maestro e Margherita di Bulgakov, Lord Jim di Conrad, Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati, Il giunco mormorante di Nina Berberova.
B) Da un laboratorio di scrittura con esercitazioni pratiche e supervisione dei testi. Programma: Catturare l'attenzione, Una parola non vale l'altra, Parole magiche, Esercizi di stile, La leggerezza, Governare la molteplicità, Le informazioni e la loro gerarchia, L'importanza del titolo e dell'incipit, La sintesi delle informazioni, La conclusione, L'architettura del testo, Virgola, Punto, Due punti, Puntini, puntini ..., Declinare i contenuti, Il comunicato stampa, La campagna pubblicitaria, Il sito Internet, Mailing, Mail, Blog, Social media, Le figure retoriche, La metafora, La metonimia, L'attenuazione, L'ironia.
 C) Da alcuni consigli: Il difficile è il messaggio, cercatelo. Scrivere è unire delle parole, non parole. Un verbo ha più forza di un sostantivo. Il segreto è nei dettagli. Non perdere il filo del discorso: l’intreccio affascina, il garbuglio no. Frasi subordinate con molto giudizio. Scegliere un’immagine coerente.Metafora o metonimia: sale e pepe della scrittura. Le parole necessarie non hanno aggettivi né, naturalmente, avverbi. I neologismi efficaci sono strarari. Foreign words grab your attention. Ogni sinonimo ha altri sinonimi. Semplice è diverso da banale. La punteggiatura costruisce il ritmo. Leggero, barocco, complesso, questioni di stile. Rime, ripetizioni, allitterazioni in minime porzioni. I numeri garantiscono l’effetto “wow”, anche i nomi famosi. Strano piace e l’ironia conquista. Curate il carattere, il corpo e l’interlinea. Rileggete ad alta voce e anche oirartnoc la.
Il laboratorio nomade di scrittura può essere tenuto in  qualsiasi luogo e a qualsiasi ora. Per informazioni: marioantonorefice@gmail.com