martedì 24 febbraio 2015

Sulle tracce di Aldo - I


La prima immagine di una tipografia è del 18 febbraio 1499, s’incontra a metà dell’incunabolo (1) della Grant danse macabre des hommes et des femmes, edita a Lione dallo stampatore tedesco Martin Husz. La Danse macabre era un best seller dell’epoca, conteneva diversi racconti sul tema della brevità della vita e quindi sulla necessità di darle un senso etico, religioso.
Nel disegno il compositore ha davanti a sé il foglio del manoscritto che sarà riprodotto: i codici provenienti dai conventi venivano smontati per rendere possibile questa operazione e poi raramente rimontati. Con la mano sinistra tiene la cassetta dei caratteri e con la destra li allinea nella forma. In realtà, essendo la collocazione dei caratteri speculare, essi venivano montati alla rovescia e da destra verso sinistra, a esclusione dell’arabo e dell’ebraico per i quali si procedeva da sinistra a destra; quindi sarebbe stato più logico che egli tenesse la cassetta con la destra e li disponesse con la sinistra.

sabato 7 febbraio 2015

Storie utili

A un rabbi (...) fu chiesto di raccontare una storia. "Una storia" disse egli "va raccontata in modo che sia essa stessa un aiuto". E raccontò:
"Mio nonno era storpio. Una volta gli chiesero di raccontare una storia del suo maestro. Allora raccontò come il santo Baalshem solesse saltellare e danzare mentre pregava. Mio nonno si alzò e raccontò, e il racconto lo trascinò tanto che ebbe bisogno di mostrare saltellando e danzando , come faceva il maestro. Da quel momento guarì. Così vanno raccontate le storie."
Martin Buber, I racconti dei Hassidim
Immagine: Pina Bausch, Wuppertal