lunedì 30 giugno 2014

Sull'altra sponda


È dell’altra sponda, diciamo, il più delle volte con un sorriso, per affermare che quella persona è un omosessuale o ha dei modi di fare che potrebbero farlo pensare. Noi, seduti sulla sponda giusta, ci sentiamo rassicurati: almeno quel difetto lì non ce l’abbiamo, o crediamo di non averlo (quel difetto, infatti, è solo una maggiore intensità della nostra componente maschile o femminile).
Sabato a Venezia le due sponde si sono mischiate per il Gay Pride,  e quando in campo San Polo qualcuno ha chiesto agli etero di alzare la mano  i "normali" si sono accorti di essere un’allegra minoranza.  Etero più intelligenti, più sensibili, più aperti di altri?

venerdì 13 giugno 2014

Una scuola del libro a Venezia



 Il suo santo protettore si chiama Aldo Manuzio: guarda dall’alto, con i capelli che arrivano alle spalle,  il berretto calato sulla fronte e il naso a punta. Paolo Olbi, stampatore e rilegatore, ha creduto fino all’ultimo nel suo santo e nel suo sogno: una scuola del libro a Venezia dove nel Cinquecento prosperavano circa duecento tipografie e dove Manuzio nel 1499 stampò l’ Hypnerotomachia Poliphili, uno dei massimi capolavorii dell’arte tipografica. Ci ha creduto fino all’anno scorso quando si è dovuto arrendere: distrutte le macchine sulle quali aveva lavorato per più di cinquant’anni, bruciati trecentomila euro.
Si è ritirato con un torchio e  una tranciatrice a caldo in un piccolo negozio nel sestiere di Dorsoduro: la vetrina guarda il ponte Ca’Foscari, ma gli studenti e i pochi turisti che scendono dal ponte non guardano la vetrina. C’è tempo per raccontare una storia incredibile.
Da giovane Paolo Olbi  impara il mestiere in una legatoria in campo Santa Maria Nova, poi all’ École Estienne di Parigi. Nei primi anni novanta il suo nome entra tra le pagine del romanzo La valle dei cavalieri di Raffaele Crovi, vincitore del Premio Campiello:

giovedì 12 giugno 2014

Il futuro tra le mani

"Quando troverai una mano che sia troppo corta rispetto al corpo, significa uomo cavilloso e che non sopporta critiche, e anche forte nelle braccia;
quando troverai una mano che sia lunga, sottile e ben proporzionata al corpo significa uomo di buoni costumi, dalla vita lunga, uomo che ama, onora e teme dio;
quando troverai un uomo che abbia la mano concava e salda ma non armoniosa, significa vita breve ma  ricca di denari;
quando troverai una mano solida, lunga di palma e dita proporzionate,  significa uomo ingegnoso in  cattive opere, alquanto ladro e vizioso;
quando troverai una donna che abbia la palma corta e le dita lunghe, significa che partorirà con gran difficoltà;
quando troverai una mano un po' lunghetta e le dita un  po’ grossette, significa uomo lento,  tardo, pigro, tuttavia di buon animo e perbene;

martedì 10 giugno 2014

Vale più il pollice del piede


Entusiasmo e sorrisi, tatuaggi e cravatte, iPad e molti tweet. Tre giorni in una galleria delle innovazioni, attorno ad un community table (Lago) pieno di hashtag e file digitali. Galileo Innovactors’ Festival, a Padova dal 5 al 7 giugno. (qui photogallery)
Prima certezza: impossibile guardare la rete da fuori, da un luogo altro (Derrida). Siamo connessi, registrati, taggati,  anche quando scegliamo off. E se parte dell’anima sta in cloud o nell’iPad, come scrive Ferraris, che differenza c’è fra guardarsi negli occhi,  leggere un tweet, laicare un post in Fb, whatsappare una grandinata di messaggi?